STORIA DELL'AERONAUTICA MILITARE ITALIANA 

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In questa pubblicazione si vuole proporre un profilo storico dell'Aeronautica Militare Italiana dalle origini del volo sino ai giorni nostri in maniera semplice e schematica per rendere più piacevole e rapida la consultazione. La pubblicazione iniziata nel 2010 verrà periodicamente aggiornata. In realtà attraverso questa pubblicazione e le pubblicazioni ad essa collegata come quelle del Risorgimento, la Grande Guerra, L'Aviazione Navale .., viene proposto un percorso lungo la storia dell'Italia con l'approfondimento di alcune parti, aspetti a seconda delle necessità contingenti. Si è cercato di elaborare i fatti storici in maniera obbiettiva e coerente, giungendo a presentazioni anche inedite ed originali, basate sulle verità degli elementi in possesso. Le pubblicazioni vengono e verranno periodicamente riviste, aggiornate, ampliate ed eventualmente corrette.           (Aut. C.Convertino)

                                      ORIGINI          
                    DAL  1911  AL  1913
                   DAL  1914  AL  1918   
                   DAL  1919  AL  1939
                   DAL  1940  AL  1945     
  
                          DAL  1945  AL  2000        
            Le Imprese dei Piloti Italiani  
            I Piloti Italiani nelle Guerre 
         STORIA AVIAZIONE NAVALE 

NASCE IL CORPO AERONAUTICO MILITARE - Col Regio Decreto del 7 gennaio 1915 n° 11 il Corpo Aeronautico Militare dell'Esercito è alle dipendenze della Direzione Generale Aeronautica del Ministero della Guerra ; non più subordinato all'Arma dal Genio. Per la Grande Guerra il Battaglione Aviatori fu riorganizzato nel Battaglione Squadriglie Aviatori : l'ingresso in guerra era imminente. Il Corpo Aeronautico fu organizato nel seguente modo :

Art.1 - è costituito un Corpo Aeronautico Militare, ordinato nel modo seguente :

a) una Direzione Generale dell'Aeronautica, facente parte dell'amministrazione centrale della guerra;

b) due Comandi d'Aeronautica; ( Comando Dirigibilisti e Aerostieri, Comando Aviatori, entrambi dipendenti dalla Direzione Generale di Aeronautica del Ministero della Guerra )

c) un Battaglione Dirigibilisti; un Battaglione Aerostieri; uno Stabilimento di costruzioni Aeronautiche; un Battaglione Squadriglie Aviatori; un Battaglione Scuole Aviatori; una Direzione tecnica dell'Aviazione Militare;

d)    un Istituto Centrale Aeronautico   ............... 

 

                               LA GRANDE GUERRA (1914 - 1918)

La prima guerra mondiale iniziò il 28 luglio 1914 con la dichiaraziona di guerra dell'Austria alla Serbia in seguito all'uccisione dell'arciduca Francesco Ferdinando, l'erede al trono, a Sarajevo il 28 giugno 1914. Il conflitto progressivamente si estese in tutta l'Europa e nel mondo. Il 24 maggio 1915 l’Italia entrava in guerra e poteva contare su circa ottanta tra aerei e idrovolanti, tutti di costruzione straniera. Mentre la Francia contava su 1160 velivoli, la Germania su 800 velivoli, l’Austria su 100 e la Russia su circa 900.

La maggior parte degli aerei nel 1914 furono utilizzati come ricognitori mentre i bombardamenti erano affidati ai dirigibili che avevano una maggiore possibilità di carico. Entrambi volavano a quote basse, erano lenti e potevano essere colpiti dalla contraerea. Il bombardamento notturno era migliore per evitare la contraerea ma la localizzazione degli obbiettivi di notte era più difficile. Le postazioni di contraerea utilizzarono un'artiglieria opportuna a canne lunghe per maggiori gittate, ed incominciò ad utilizzare proiettori a fascio di luce per localizzare gli obbiettivi nel cielo notturno. I bombardamenti erano in realtà dei raid veloci e ben localizzati su obbiettivi militari. I motori aeronautici degli aerei erano poco potenti, ed i ricognitori di solito trasportavano poche granate o bombe similari. Infatti il 29 agosto 1914 un ricognitore Taube tedesco effettuò un'incursione su Parigi, girò intorno alla Torre Eifel e sganciò una bomba. Ad inizio conflitto, sul fronte orientale, le ricognizioni dei Taube consentirono ai tedeschi di conoscere con precisione i dispiegamenti ed i movimenti delle forze russe, ed effettuare le giuste manovre riportando così un'importante vittoria a Tannenberg malgrado le forze tedesche fossero globalmente inferiori a quelle russe. I riccognitori avevano un equipaggio di due persone : il pilota e l'osservatore. L'osservatore ben presto invece degli schizzi a matita incominciò ad utilizzare macchine fotografiche per i rilevamenti, e all'aumentare della risoluzione delle fotografie, poterono effettuare rilevamenti a quote maggiori e più velocemente riducendo così il pericolo della contraerea e/o il sopraggiungere di un caccia.

Uno Zeppelin tedesco bombardò al suolo delle truppe francesi l'8 agosto e il 14 degli aerei francesi colpirono gli hangar di Mets degli Zeppelin. Il 5 ottobre 1914 avvenne il primo duello aereo, un Voisin francese riesce ad abbattere un Aviatik B.II tedesco. Il pilota osservatore francese Louis Quénault utilizzò una mitragliatrice Hotchkiss, montata avanti dato che il Voisin era ad elica spingente, cioè a propulsione posteriore.

L'esigenza di armare gli aerei per potersi difendere o attaccare altri aerei era subito emersa. Nei primi tempi, l'osservatore poteva disporre di pistole e carabine per cercare di colpire gli aerei avversari, mentre le granate avevano solo senso usarle per bombardamenti al suolo. Era indispensabile poter montare delle mitragliatrici, l'arma che rivoluzionò gli armamenti dell'epoca e quindi anche le strategie di battaglia. Gli aerei potevano essere a propulsione posteriore con l'elica o le eliche "spingenti" montate dietro l'apertura alare, oppure a propulsione anteriore con  le eliche "traenti" montate davanti l'apertura alare. La propulsione anteriore offriva il vantaggio della velocità e manovrabilità dell'aereo. Le eliche potevano essere una sola montata al centro che sarebbe stata d'impaccio per la mitragliatrice montata avanti il pilota lungo la direzione di volo poiché la raffica di mitra avrebbe distrutto subito l'elica. Il montare due, quattro e oltre eliche ai due lati dell'apertura alare, lasciando libero il muso dell'aereo dove poter montare la mitragliatrice, avrebbe conferito all'aereo una maggiore stabilità di volo, potenza di fuoco in linea di volo, ma a scapito della manovrabilità del mezzo in rollio. Queste semplici prime considerazioni sull'armamento, la stabilità, la manovrabilità dell'aereo implicarono subito la necessità di sviluppare aerei specifici per la ricognizione, la caccia ed il bombardamento. Così avvenne durante tutta la durata della guerra, grazie alle costanti notevoli migliorie alla potenza ed affidabilità dei motori, e alle strutture più robuste degli aerei.

 Il 21 novembre il bombardamento della base di Friedrichshafen degli Zeppelin da parte di alcuni Avro 504 inglesi . I tedeschi incominciarono ad attaccare Londra ripetutamente nel 1915 con gli Zeppelin, dei quali uno fu abbattuto da un aereo britannico nel giugno 1915. Il pilota francese Roland Garros il 1° aprile1915 a bordo del monoplano Morane - Saulnier riuscì ad abbattere un ricognitore tedesco sparando con la mitragliatrice attraverso le eliche corazzate in grado di deviare i proiettili. Rappresenta il primo abbattimento da parte di un pilota da caccia monoposto. La maggior parte dei proiettili riuscivano a passare tra le eliche e questo consentì a Garros di abbattere altri tre aerei sino al 18 aprile 1915 quando, per un'avaria al motore cadde in territorio nemico. Nel 1915 i tedeschi furono i primi a dotarsi di un sistema di sincronizzazione che consentiva di sparare con le mitragliatrici attraverso le eliche. Fu il progettista olandese Antony Fokker ad equipaggiare un monoplano Eindecker con una mitragliatrice Maxim 08/15 controllata da un sistema di sincronizzazione risalente ad un brevetto tedesco anteguerra. La rapidità di fuoco era diminuita ma la si compensò utilizzando una coppia gemelle di mitragliatrici. Gli alleati utilizzarono anche loro in seguito un dispositivo equivalente di sincronizzazione; ma utilizzarono principalmente una mitragliatrice montata sull'ala superiore dei biplani lungo la direzione di volo azionata dal pilota con una corda. Erano mitragliatrici efficienti che sparavano sopra il disco dell'elica, come la Lewis, ma avevano il difetto che occorrevano entrambe le mani del pilota per ricaricarle. Il 17 agosto 1915 uno Short 184 inglese lanciò il primo siluro della storia contro un piroscafo mercantile turco nei Dardanelli affondandolo.

  Bombardamento di Venezia 24 maggio 1914

 

 

 

Emblema dal 1915 al 1930

 

 

 

 

Farman  

Per l'Italia l’inizio fu infelice, a Venezia tocco di subire il primo bombardamento la notte del 24 maggio da parte degli austroungarici. Seguirono altri bombardamenti e incursioni varie nel Veneto, mentre Milano fu bombardata il 14 febbraio del 1916 da 11 biplani austriaci che causarono 15 morti. Sempre nel 1916, Napoli il 10 marzo fu bombardata da un dirigibile tedesco decollato dalla Bulgaria, e La Spezia l’11 luglio. Allora furono dispiegate numerose Squadriglie a difesa delle città o di obbiettivi sensibili, come la squadriglia di idrocaccia schierata a Pozzuoli dalla Marina a difesa di Napoli mentre una squadriglia di aeroplani fu schierata a difesa di Milano comprensivi dei CA.33 della Caproni. Tutti questi bombardamenti provocarono molte morti civili che ebbero l’effetto di rinsaldare lo spirito degli italiani.

Grazie agli aiuti degli alleati l’Italia poté equipaggiarsi di aerei più moderni e vi fu un grande sforzo da parte della giovane industria italiana per produrre aerei più adeguati. La DTMA  Direzione Tecnica dell'Aviazione Militare riuscì a far triplicare la produzione, dai circa 400 aerei del 1915 ai circa 1300 del 1916. Quasi tutti i caccia furono di produzione francese. L’Ansaldo produsse il caccia italiano A.1 ma arrivò solo al termine del conflitto così come lo S.V.A. che fu usato come ricognitore e parzialmente come bombardiere.

 

  

Il nuovo caccia Nieuport 11 francese fu l’aereo del maggiore Francesco Baracca che il 7 aprile del 1916 ottenne la prima vittoria da caccia italiana a Medeuzza abbattendo un Brandenburg austriaco. Utilizzò nel 1917 il nuovo SPAD VII e riuscì ad ottenere altre 33 vittorie prima di essere abbattuto il 19 giugno del 1918 a Montello.

Gli aerei bombardieri/ricognitori Caproni si equipaggiarono con dei motori sempre più potenti aumentando di molto la sua capacità offensiva a livello di maggiori distanze raggiungibili e maggior carico bellico trasportabile (versioni Ca.18, Ca.20, Ca.31, Ca.32, Ca.33, Ca.40, Ca.44). Arrivarono i nuovi Farman mentre l’Aermacchi produsse i nuovi idrovolanti M.7. L’industria italiana durante tutto il conflitto era riuscita a produrre più di 10000 aeroplani e 20000 motori. I dirigibili italiani ebbero poca fortuna data la loro vulnerabilità come le aeronavi Citta di Ferrara (M.2) perduta in mare il 7 giugno e Città di Jesi (V.1) perduta il 6 agosto 1915 entrambi della Marina.

La numerazione, la dislocazione, i Comandi e l'impiego delle Squadriglie cambiarono di frequente lungo il conflitto. Questo era vero anche per l'Aviazione Navale che utilizzava principalmente idrovolanti per pattugliare le coste, per individuare i sommergibili tedeschi, per attacare le navi mercantili o di guerra, incursioni varie ed infine anche per operazioni di caccia grazie all' idrovolante M.5 costruito dalla Nieuport - Macchi nell'estate del 1916. Fu così che l'Aviazione Navale ebbe il suo primo Asso (almeno cinque vittorie in guerra) Orazio Pierozzi (7 vittorie) con l’idrovolante Macchi M.5. La prima Medaglia d'Oro al Valor Militare assegnata ad un aviatore fu al Capitano Oreste Salomone il 21 febbraio 1916 per aver riportato l'aereo alla base di Goras, ferito dopo il duro scontro sui cieli di Lubiana. Il primo Asso italiano  fu il Ten. Luigi Olivari che il 25 agosto 1916 ottenne il quinto successo. Dal 1917 vi furono operazioni portate da squadre con molti aerei come i 36 bombardieri Ca.3 da 450 CV che colpirono la citta di Pola ad agosto. Un'altra Squadra comandata dal Maggiore Armani colpì la base navale di Cattaro nel Montenegro partendo da Gioia Del Colle dopo una traversata notturna durata 5 ore. Sul fronte del Piave durante la resistenza e la controffensiva italiana aumentarono gli attacchi a terra da parte degli aerei italiani sia con bombardamenti che con mitragliate. Morirono molti piloti tra i quali Baracca a Montello. Il 26 dicembre 1917, contro la base di Istrana vi fu un attacco di 40 aerei tedeschi che diedero vita ad un'imponente scontro aereo con gli aerei italiani e inglesi decollati. Ben 11 aerei tedeschi furono abbattuti con nessuna perdita italiana in volo. Mentre a terra nove aerei danneggiati o distrutti, un hangar bruciato e una ventina tra morti e feriti. Risultò una vittoria e l'Asso italiano Scaroni conseguì tre vittorie.

Ricordiamo alcuni dei 42 Assi italiani oltre a Francesco Baracca (34 vittorie) : Silvio Scaroni (26 vittorie), Pier Ruggero Piccio (24 vittorie), Flavio Baracchini (21 vittorie), Fulco Ruffo di Calabria (20 vittorie).

Gli SVA furono usati per il celebre volo dimostrativo su Vienna il 9 agosto del 1918. Da San Pelagio vicino Padova, decollarono 11 SVA della 87° squadriglia con Gabriele D’Annunzio sullo SVA n 10 pilotato dal capitano Natale Palli. Tre aerei furono costretti a rientrare subito prima che la squadra sorvolasse le Alpi. Il tenente Sarti fu costretto ad un atterraggio di emergenza per cui a Vienna giunsero 7 aerei che lanciarono dei manifesti inneggianti l’Italia libera.

Il 4 novembre 1918 finì la guerra che provò duramente l’Italia con circa 640000 morti e quasi un milione e mezzo tra feriti, mutilati e dispersi. Inoltre tanta gente aveva perso tutto, compreso la casa specialmente nelle zone operative e per i bombardamenti.

 

Caproni Ca.33

 

 

 

Ca.33 sull'Isonzo

 

 

 

Ansaldo A.1 balilla



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